Le politiche di genere si configurano come politiche della differenza e dell’identità e ciò significa puntare
sulla relazione tra culture e identità, che risultano essere fondamentali in tutti i processi di cambiamento. Si
parte infatti dal presupposto che l’identità sia il risultato di processi in continua evoluzione, e non un
elemento cristallizzato. Si considerano “non solo le identità personali, ma anche quelle culturali che sono in
continua costruzione” (Pasqualotti). Le identità nascono dalle relazioni e allo stesso tempo ne sono veicolo,
ed è in questo modo che si può dire che identità e diversità esistono proprio attraverso la relazione: nella
diversità ciascuno può esprimere chi è e può dire perché si distingue dall’altro. All’interno della cornice
delle pari opportunità non si negano le diversità (siano esse culturali, relazionali, sociali..), ma si parte
invece dal presupposto che sia necessario non puntare all’uguaglianza (che potrebbe avere la deriva
dell’omologazione) bensì sulle condizioni di partenza, per fornire le stesse possibilità a ogni singola identità
(individuale o gruppale) di definirsi e di perseguire i propri obiettivi. L’integrazione delle pari opportunità
fra uomini e donne nelle politiche ed azioni comunitarie è designata con l’espressione gender
mainstreaming. Si intende coinvolgere le donne nei processi decisionali a tutti i livelli, proponendo in tal
modo di applicare le pari opportunità in modo orizzontale, perché siano presenti in ogni fase
dell’elaborazione delle politiche. Si prevede l’integrazione sistematica delle situazioni, delle priorità e dei
bisogni rispettivi delle donne e degli uomini in tutte le politiche al fine di promuovere la parità tra le donne
e gli uomini. Le politiche di parità fra uomini e donne diventano un insieme di provvedimenti finalizzati ad
eliminare gli ostacoli alla partecipazione politica, economica e sociale dovuti all’appartenenza a uno dei due
sessi. Il contesto in cui si sviluppano è legato al riconoscimento di una diseguaglianza esistente, a
svantaggio delle donne, che deve essere superata con strumenti normativi e di controllo e con iniziative di
riequilibrio di opportunità e poteri (Alisa Del Re, Manuale di pari opportunità, 2008). La politica comunitaria
relativa all’uguaglianza tra uomini e donne prevede un approccio esteso, fondato in particolar modo sulla
legislazione, sull’integrazione della dimensione di genere e sulle azioni positive. Secondo N. Bobbio
l’eguaglianza sostanziale si può ottenere con l’eguaglianza di opportunità. In questo senso le affermative
action sono strumenti per la realizzazione dell’eguaglianza sostanziale che passa attraverso l’eliminazione
delle disparità di fatto. A fronte di quanto appena detto, le politiche di genere diventano politiche
trasversali ai diversi ambiti della gestione del proprio territorio, e si strutturano partendo da un concetto di
comunità inteso come soggetto e oggetto di intervento. Le politiche che promuovono una cultura di parità
promuovono quindi processi che coinvolgono le donne e gli uomini interessati alle tematiche della
complementarietà e della valorizzazione della diversità. I progetti che sono stati attivati in questi anni
hanno permesso di ragionare sul livello locale, sugli strumenti pratici e sulle azioni che le istituzioni possono
mettere in atto per promuovere una cultura partecipativa e favorire la qualità della partecipazione delle
donne nei ruoli di alto profilo istituzionale.
Da questi presupposti nasce l’idea di creare uno spazio di condivisione, di accoglienza, incontro e supporto
per le donne. Si è sviluppato, quindi, il progetto “Donne in circolo” che prevede l’avvio di due incontri al
mese ogni 15 giorni, di mercoledì, dall’9 marzo 2022, incontri finalizzati alla creazione di una rete territoriale di sostegno.
A CHI è RIVOLTO IL PROGETTO
A tutte le donne che hanno il desiderio di “stare in circolo” . (previo tesseramento all’associazione)
OBIETTIVI GENERALI
• Attivare uno spazio di incontro tra le donne, sia per l’emersione dei bisogni e delle risorse personali
e di contesto, che per l’individuazione di strategie individuali e collettive di risposta ai problemi;
• Stimolare l’attivazione e il consolidamento di una rete efficace e operativa con e tra i servizi
territoriali specifici rispetto agli ambiti di intervento del progetto
• Promuovere l’empowerment e la partecipazione attiva delle donne alla vita sociale del territorio
• Stimolare la connessione con e tra i soggetti territoriali formali ed informali (associazioni, gruppi,
ecc.) per una promozione delle pari opportunità e una sensibilizzazione della comunità rispetto alla
prospettiva di genere
OBIETTIVI SPECIFICI
• Promuovere l’informazione, l’orientamento, il counseling e il supporto alle donne in ambito legale,
occupazionale e di inserimento lavorativo, culturale e formativo, psicologico e sanitario, di
conciliazione famiglia-lavoro
• Realizzazione di eventi pubblici di sensibilizzazione sulla parità di genere
• Incrementare la dimensione sociale e relazionale
• Sviluppare una maggiore consapevolezza di se stesse
• Favorire e stimolare l’emersione delle problematiche relative all’equilibrio tra sfera famigliare e
sfera lavorativa
• Sviluppare la creatività attraverso laboratori
MODALITA’ E ATTIVITA’
L’azione dello spazio “Donne in Circolo” prevederà operativamente la preparazione e l’apertura dalle 18.00
alle 19.30 dall’9 marzo ogni 15 giorni di uno spazio aperto alla cittadinanza femminile, presso la sede associativa in Via Almese 17 a Villar Dora, e con la presenza di una facilitatrice. Gli incontri potranno essere semplicemente momenti di confronto a tema libero o
momenti informativi/formativi collettivi in base alle richieste e alla tipologia dei bisogni emersi. Alcuni
incontri saranno, inoltre, dedicati all’attivazione di laboratori tenuti da artigiane e/o esperte di diverse aree
tematiche.
MONITORAGGIO ACCESSI E RILEVAMENTO GRADIMENTO UTENZA
Nella realizzazione del progetto “donne in circolo” si intende dotarsi sin dall’inizio di un sistema di
rilevamento e monitoraggio degli accessi che verrà periodicamente rivisto e perfezionato per riadattarlo
all’esigenza del servizio. A tal fine si prevede il ricorso ai seguenti strumenti:
- Scheda di rilevamento utenza: strutturata per la raccolta e la rielaborazione dei dati relativi al numero di
accessi allo spazio “Donne in circolo”, alle caratteristiche dell’utenza, alla tipologia dei bisogni
emersi/espressi, agli interventi realizzati dall’equipe operativa, ai servizi territoriali eventualmente coinvolti - Questionario di gradimento del servizio: per le utenti dello spazio “Donne in circolo” sarà possibile
esprimere la propria opinione sul servizio e sulle modalità in cui è stata accolta e gestita la loro presenza.
Per maggiori informazioni:
Sara Vit Cell. 338 758 7534